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2 Ottobre 2019 - Commenti disabilitati su Il nuovo spazio verde per i malati di Alzheimer del Trivulzio? Vivo come un cortile, bello come un giardino

Il nuovo spazio verde per i malati di Alzheimer del Trivulzio? Vivo come un cortile, bello come un giardino

Un cortile di nome e un giardino di fatto. È stata la relazione del presidente del comitato degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio, in occasione di un convegno tenutosi lo scorso venerdì nell’Auditorium del Trivulzio, nell’ambito della Milano Green Week 2019, a rivelare qualche dettaglio in più sul progetto del Cortile dell’Esperienza annunciato lo scorso giugno dal Pio Albergo Trivulzio e dagli Amici del Trivulzio. Al Convegno – Spazi verdi per l’Alzheimer – l’assessore comunale Gabriele Rabaiotti, l’assessore regionale Stefano Bolognini e gli assessori del Municipio 7, Ernestina Ghilardi e Tiziana Vecchio hanno espresso apprezzamento al progetto diretto ad un coinvolgimento della città nelle iniziative a favore delle persone anziane, affette da demenza senile. Un’iniziativa importante che “unisce in modo innovativo cura e assistenza ai malati di Alzheimer ospitati nel PAT, con l’ampliamento degli spazi verdi all’interno del Pio Albergo, in scia a quanto già sta avvenendo nella struttura Frisia di Merate e nella RSA di Principessa Jolanda” ha sottolineato il direttore generale  Giuseppe Calicchio.

Il Cortile sarà il fiore all’occhiello della nuova struttura, che all’interno del PAT accoglierà in un unico reparto le persone affette da Alzheimer. “Il cortile rimanda a una dimensione comunitaria e di relazione fra le persone”, esordisce Zanobio, “penso per esempio alle vecchie corti delle case milanesi che nei pomeriggi ospitavano i giochi dei bambini e dei ragazzi, ma anche le chiacchiere delle persone più anziane; ai cortili dei condomini, dove tutti noi siamo cresciuti, luoghi che davano un senso di protezione e riservatezza, ma anche uno spirito di libertà, dove muovere i primi passi, dove sono sbocciati i primi amori, dove i litigi si risolvevano giocando tutti insieme: una sorta di “social” ante litteram, dove però la fisicità del rapporto era elemento fondamentale. Del resto, tutti gli spettacoli teatrali di un gruppo come I Legnanesi, così amato in città, hanno come scenografia proprio il cortile. Il cortile in questo senso è anche il luogo delle prime esperienze”. Il giardino invece? “Si connota diversamente”, ragiona Zanobio, “è forse qualcosa di più distante, qualcosa sicuramente di bello, qualcosa da guardare, ma in fondo da preservare senza venirci in contatto. Nel cortile invece ti immergi. Il cortile è da vivere, più che da ammirare”. Da qui la scelta del nome Il Cortile dell’Esperienza e della filosofia che sta alla base del progetto cui gli Amici del Trivulzio destineranno buona parte della prossima raccolta del 5 per mille.

Al Cortile, che sarà uno spazio verde, potranno accedere i malati di Alzheimer e i loro familiari. Sarà un luogo aperto, ma riservato e protetto in cui saranno attivati percorsi di ortoterapia e sensoriali, ma dove sarà anche possibile semplicemente passeggiare in tutta sicurezza, in modo che i profumi e i colori vivaci dei fiori e della vegetazione possano stimolare l’olfatto e la vista dei pazienti. “In più”, conclude Zanobio, “verranno attivati anche pannelli sensoriali che possano riprodurre percezioni tattili legate sempre all’ambiente. L’obiettivo è di offrire un contesto all’aria aperta dove gli anziani che soffrono di patologie legate alla sfera cognitiva e passano gran parte del loro tempo al chiuso possano recuperare alla memoria emozioni e sensazioni che sembravano dimenticate. Una terapia che, come è dimostrato da numerosi studi scientifici, migliora la qualità della vita dei malati di Alzheimer e quindi dei loro familiari e caregiver”.

9 Settembre 2019 - Commenti disabilitati su Il Trivulzio alla Green Week 2019: la svolta verde per la cura dell’Alzheimer

Il Trivulzio alla Green Week 2019: la svolta verde per la cura dell’Alzheimer

Non solo sostenibilità economica e sociale. La rivoluzione verde sta contagiando anche il mondo della cura e dell’assistenza. Come testimoniano le esperienze che su questo fronte sta sperimentando il Pio Albergo Trivulzio. Qualche esempio? Il Giardino dei ricordi di Merate o il progetto di orticoltura nella Rsa Principessa Jolanda. O ancora, il progetto del Cortile dell’esperienza, lo spazio verde dedicato agli anziani affetti da Alzheimer e ai loro familiari, con percorsi studiati per riscoprire sensazioni e percezioni dimenticate, che aprirà i battenti nel 2021 nella sede centrale di via Trivulzio a Milano.

Progettazioni innovative, tanto da essere inserite nella programmazione della Milano Green Week 2019 che si svolgerà, fra l’altro, nel corso del mese mondiale dell’Alzheimer: il 27 settembre a partire dalle ore 14 presso l’auditorium Gianluigi Porta del Pio Albergo (via Trivulzio 15) in collaborazione con il comitato degli Amici del Trivulzio si terrà infatti del convegno “Spazi verdi per l’Alzheimer”. Fra i relatori dell’appuntamento oltre al presidente degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio, interverrà anche la responsabile del servizio di fisioterapia del Pat, Michela Bentivegna. “Sono sempre di più gli studi scientifici che dimostrano come il contatto con la natura aumenti il benessere psico-fisico delle persone affette da demenza”, esordisce Bentivegna. “In particolare”, continua la terapista occupazionale, “abbiamo evidenze della diminuzione di disturbi tipici dell’Alzheimer come il wandering, il vagabondare senza meta nei corridoi dei reparti, la depressione o l’apatia; per dirla con una frase: gli spazi verdi aiutano a riconquistare la voglia di vivere e di fare”.

In che modo esattamente? “Un elemento fondamentale sono gli stimoli visivi e olfattivi: fiori dalle fragranze particolari, una vegetazione dai colori vivi sono uno dei fattori decisivi per stimolare manualità e creatività”. Ed è proprio in questa ottica, come sarà evidenziato nel corso del convegno, che al Pio Albergo, con il supporto anche della raccolta fondi degli Amici del Trivulzio, che sarà implementato il Cortile dell’esperienza. Continua Bentivegna: “Non tutte le piante sono quindi adatte a questo genere di ambiente. Detto del colore e del profumo (le primule per esempio sono assolutamente consigliabili), vanno scartate tutte le piante con aculei oppure quelle con elementi di tossicità come gli oleandri, potrebbe infatti capitare che un anziano ingerisca le foglie ed occorre essere assolutamente certi che l’ambiente sia protetto e non abbia conseguenze sulla salute”.

Non solo: vanno anche costruiti percorsi ad hoc in cui la persona possa muoversi in assoluta sicurezza, gestendo manifestazioni di wandering o disorientamento, dotando gli spazi di panchine per favorire il riposo, ma anche il dialogo degli anziani coi loro familiari e fra gli anziani stessi; “è così:”, conclude Bentivegna, “i giardini, le piante e gli orti, riattivando le risorse psicofisiche degli anziani riaccendo anche il piacere di dialogare con gli altri. In questo senso costituiscono una grande risorsa non solo per il benessere degli anziani, ma anche per noi operatori socio-sanitari con ricadute diretta sulla qualità della vita dei pazienti, dei loro familiari e dei caregiver ”. Per chi volesse approfondire il tema e avere maggiori dettagli sulle innovazioni green del Trivulzio l’appuntamento, come detto, è per il 27 settembre.

15 Giugno 2019 - Commenti disabilitati su Il Cortile dell’esperienza: il nuovo progetto degli Amici del Trivulzio

Il Cortile dell’esperienza: il nuovo progetto degli Amici del Trivulzio

Una charity dinner con un piatto a sorpresa. Niente a che vedere con l’ottima cucina di Davide Oldani che ha ingolosito i circa 200 partecipanti (fra loro anche gli assessori regionali lombardi Stefano Bolognini e Giulio Gallera e l'assessore comunale di Milano Roberto Tasca) che giovedì 13 giugno si sono dati appuntamento in piazzetta Schuster all’interno del Pio Albergo Trivulzio per sostenere le attività del comitato degli Amici del Trivulzio, che nell’occasione - inclusa l’asta di beneficenza - hanno raccolto poco meno di 50mila euro. Fondi che, in buona parte, insieme a quelli del 5 per mille e di altre iniziative di fundraising che vedranno protagonisti gli Amici, saranno destinati al nascituro Cortile dell' esperienza, il giardino delle sensazioni per i pazienti affetti da Alzheimer e per i loro familiari. Lo spazio verde che sorgerà proprio all’ingresso della struttura di via Trivulzio 15 vedrà la luce nel 2021.

Si tratterà di un luogo dell’armonia, della calma e del quieto vivere, per le persone ricoverate nei reparti Alzheimer, che potranno trascorrere le giornate di bel tempo all’aria aperta e, con un percorso studiato, riscoprire sensazioni e percezioni dimenticate.

Sul palco della charity dinner per annunciare la sorpresa e presentare il progetto, insieme a Marco Zanobio, presidente degli Amici del Trivulzio, sono intervenuti Maurizio Carrara e Giuseppe Calicchio (i tre sono ritratti nella foto di apertura: Zanobio a sinistra, Carrara al centro e Calicchio a destra), rispettivamente presidente e direttore Generale ASP IMMeS e Pio Albergo Trivulzio, e Andrea Colombo, direttore Generale Operazioni Coop Lombardia. Si è trattato del secondo anno consecutivo nelle vesti di main sponsorship per Coop Lombardia che ha regalato la maestria e l’eleganza della cucina di Davide Oldani. E lo stesso farà anche l'anno prossimo.

“Pio Albergo Trivulzio è sinonimo di tradizione, ma al tempo stesso di innovazione”, ha dichiarato Calicchio, “e con Il Cortile dell’esperienza desideriamo avvicinare ancora di più la nostra istituzione ai pazienti che soffrono di Alzheimer, curandoli, sostenendoli e arricchendo con un’attività moderna di sollievo le loro giornate”.

“Questa iniziativa”, ha aggiunto Zanobio, “segna per noi un cambio di passo nel rapporto con il Trivulzio. Un rapporto che si stringe sempre di più in un’ottica di piena condivisione degli obiettivi strategici fra il nostro comitato e l’istituzione del Trivulzio con l’orizzonte di rendere sempre migliore la vita degli ospiti  e degli anziani”. La direzione “rimane quella di aumentare le occasioni di scambio fra il Trivulzio e il territorio in modo  da rendere questo un luogo aperto allo scambio col quartiere e la città: il progetto del Cortile dell'Esperienza va esattamente in questo senso”, ha chiosato Zanobio.