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6 Luglio 2019 - Commenti disabilitati su Gli Amici del Trivulzio fra le best practice di Vita magazine

Gli Amici del Trivulzio fra le best practice di Vita magazine

Oggi in Europa vivono 3,3 persone in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, per ogni ultrasessantacinquenne. Ma nel 2070, secondo le stime più recenti della Commissione europea, l’indice di dipendenza degli anziani (che misura quanti individui ci sono in età non attiva ogni 100 in età attiva) nell’Ue dovrebbe aumentare di 21,6 punti percentuali, passando dal 29,6% del 2016 al 51,2%. L’invecchiamento della popolazione europea avrà implicazioni significative anche per la forza lavoro e imporrà un nuovo patto sociale fra le generazioni. Ci troviamo infatti davanti a un passaggio radicale, che nei prossimi cinquant’anni rivoluzionerà il modo di vivere dei cittadini europei, soprattutto in Italia il Paese più agée del Continente e il secondo al mondo. Il nodo però non è l’aumento dell’età media. Ma come viene utilizzato questo tempo. La chiave di volta? Mettere a valore comune le potenzialità degli ultra 65enni. Per questo è necessario un cambio di paradigma economico e sociale dentro il quale, il Terzo settore può essere un protagonista. A scriverlo è il mensile Vita, il magazine del non profit, che dedicata il numero di luglio/agosto proprio all'innovazione sociale nel campo dell'aging. Nel secondo capitolo in particolare vengono raccontate 14 esperienze modello dove l’invecchiamento diventa terreno di sperimentazione di servizi nuovi e integrati. Fra queste c'è anche il Pio Albergo Trivulzio e il comitato degli Amici del Trivulzio. Per gentile concessione di Vita riproponiamo qui l'articolo che ci riguarda firmato dal direttore Stefano Arduini

 

«Riequilibrare i conti e contemporaneamente aprirsi al territorio», erano questi i due obiettivi principali che nel luglio di quattro anni fa si era dato il nuovo consiglio di indirizzo del Pio Albergo Trivulzio, come ricorda il presidente Maurizio Carrara. Due target che avrebbero dovuto cambiare anche cattiva fama che il Trivulzio si era guadagnato in scia a una serie di scandali che avevano coinvolto l’istituto a partire dall’arresto di Mario Chiesa che aveva aperto la stagione di Mani Pulite. Nelle sue diverse strutture il Pio Albergo ospita 1350 pazienti residenti, a cui si aggiungono 500 pazienti ambulatoriali ed è uno dei maggiori centri geriatrici europei. «Oggi possiamo dire che sul primo fronte, quello dei numeri, che le perdite sono ancora in calo (3,5 milioni contro i 4,5 del 2017 e i 13,5 milioni del 2014) e sono riconducibili sostanzialmente ai miglioramenti della gestione ordinario. L’indebitamento, intanto, grazie ad alcune cessioni immobiliari, è sostanzialmente dimezzato passando da circa 100 a poco più di 52 milioni», certifica il direttore generale Giuseppe Calicchio. Per voltare pagina anche in termini di popolarità rispetto ai cittadini milanesi, «nel 2016 abbiamo deciso di promuovere la nascita di un comitato non profit, gli Amici del Trivulzio, con l’obiettivo di sostenere l’istituto nello sviluppo di progetti sociali rivolti sia agli ospiti che agli anziani della città», aggiunge Carrara. «Solo per fare qualche esempio, grazie alle nuove tecnologie da una parte (il progetto Digital Trivulzio, volto ad avvicinare le persone anziane al web e agli strumenti informatici) o a supporti tradizionali (il progetto Letture ad Alta Voce, dove il libro diventa strumento terapeutico), Amici del Trivulzio sta favorendo concretamente l’interazione fra il Trivulzio e la città», esemplifica Marco Zanobio, presidente degli Amici. Che chiosa: «Anche il nuovo progetto, presentato in questi giorni, il Cortile dell'Esperienza, è pensato come uno spazio verde all’interno del Trivulzio, dedicato agli ospiti affetti da Alzheimer ed ai loro familiari va proprio nel senso di aumentare le occasioni di scambio con il nostro territorio».

da Vita magazine  07/08 - 2019

 

 

15 Aprile 2018 - Commenti disabilitati su Marco Zanobio nuovo presidente degli Amici del Trivulzio

Marco Zanobio nuovo presidente degli Amici del Trivulzio

Passaggio di consegne al timone del Comitato degli Amici del Trivulzio. Il presidente Luigi Ferrari (nella foto qui in basso) in occasione del recente Consiglio di amministrazione del 6 aprile ha rimesso il mandato proponendo l’avvicendamento con il vicepresidente Marco Zanobio, che ha accettato con decorrenza immediata. Ferrari ha guidato il Comitato negli ultimi due anni.

Lo stesso Consiglio ha chiesto a Ferrari di assumere la carica di Presidente onorario. “Proposta che mi onora, della quale ringrazio i Consiglieri,  e che accolgo con grande piacere: ricordo che il presente Consiglio resterà in carica fino all’aprile 2019, e vi sono molte attività da portare avanti in questo terzo anno di mandato per rafforzare la nostra azione, i nostri progetti, la raccolta fondi e la già significativa sinergia con il Pio Albergo Trivulzio”, ha replicato Ferrari. Che poi ha chiosato ringraziando i Soci “per l’entusiasmo, l’impegno e la simpatia personale che mi avete dimostrato: grazie a tutto questo, siamo riusciti a realizzare, in soli due anni e partendo da zero,  una presenza di Amici del Trivulzio conosciuta e riconosciuta all’interno e all’esterno della struttura, attrezzata per raggiungere ulteriori traguardi, in linea con la nostra missione di essere vicini alle persone anziane e fragili”.

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Nel suo primo messaggio anche il neopresidente (nella foto di apertura: classe 1964, sposato, laurea in Economia, collaboratore dell'Università Cattolica di Milano e una grande passione per "Milano, i viaggi, la fotografia e la montagna") ha tenuto in primis a ringraziare il suo predecessore: “Diversi sono le ragioni che mi portano a dire, grazie Luigi: in primo luogo perché Luigi è stato promotore del Comitato e ha contribuito - con il suo ruolo di presidente - alla nascita di due grandi progetti quali Digital Trivulzio e Adotta un Nonno; in secondo luogo per avermi accolto nel Comitato, riponendo fiducia nella mia persona e proponendo la mia candidatura a nuovo presidente; in terzo luogo per saperlo al mio fianco quale presidente onorario, pronto a proseguire nelle iniziative che sapientemente ha fatto nascere e che ora tutti insieme noi dobbiamo far crescere”.

Zanobio si è poi rivolto al Cda: “Il mio secondo grazie va a tutti i componenti il Consiglio che mi hanno dato fiducia, nominandomi presidente del Comitato. Un grazie sincero, di cuore,: questo ruolo per me rappresenta un ulteriore legame con il Pio Albergo Trivulzio, istituzione a me molto cara per la storia della mia famiglia”.

Quindi “un grazie a tutti gli Amici, che hanno scelto di condividere il cammino del Comitato, pur sapendo le difficoltà che ciò può comportare. La nostra prossima assemblea spero possa essere occasione di incontro e confronto per raccogliere spunti e idee da tutti Voi e per verificare insieme quali possano essere i prossimi passi da compiere per rafforzare i progetti in cantiere e continuare a valorizzare il Pio Albergo Trivulzio, che da 250 anni rappresenta per Milano un punto di riferimento”.

Un grazie infine "a tutti quanti sono ogni giorno in prima linea al Trivulzio, dedicando tempo, con sacrificio attraverso ogni possibile sforzo per fare sì che il Trivulzio continui a migliorare e ad essere sempre presente nell’assistenza agli anziani e nel supportare i bisogni di chi soffre. Il Trivulzio è stato pioniere 250 anni fa, in ogni momento ha saputo capire ed anticipare le esigenze di Milano, ma lo è ancora di più oggi e questo proprio grazie a quanti sono alla guida dell’Istituto, che si muovono sapendo di poter contare su collaboratori validi e animati da una passione non comune".


Per chiunque volesse sostenere il Comitato degli Amici è possibile farlo attraverso la dichiarazione dei redditi (senza alcun costo per il contribuente) attraverso il 5 per mille. Basta una semplice firma nella casella "Sostegno al volontariato e alle Onlus" inserendo  il codice fiscale numero: 97748610197

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