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17 Ottobre 2019 - Commenti disabilitati su Sagra di Baggio: gli Amici in piazza col Trivulzio

Sagra di Baggio: gli Amici in piazza col Trivulzio

Anche quest’anno gli Amici del Trivulzio parteciperanno insieme al Pio Albergo alla sagra di Baggio.  L'appuntamento (giunto alla 391esima edizione) è fissato per domenica, 20 ottobre 2019, dalle 9.00 alle 16.30.

Al gazebo, in piazza Stovani nel cuore di Baggio a Milano, medici, infermieri e dietisti del PAT  saranno a disposizione della cittadinanza che vorrà sottoporsi alla prova spirometrica, alla prova glicemica, al test della massa grassa e alla valutazione del monossido di carbonio. Con loro ci saranno anche gli Amici che illustreranno gli interventi a favore degli anziani ospiti del PAT e degli anziani del territorio. In particolare sarà l'occasione per raccontare il progetto del Cortile dell'Esperienza e per presentare la programmazione delle iniziative dell'ultima parte dell'anno. 

Per il Trivulzio ci sarà invece l'opportunità per promuovere i servizi dell’azienda ed in particolare il nuovo servizio di Day-Hospital Riabilitativo ed il Servizio della presa in carico del paziente cronico.

“Il punto di forza del nostro Day Hospital – spiega il direttore generale del Pat Giuseppe Calicchio - è l’Equipe Multidisciplinare: medici specialisti, infermieri, terapisti della riabilitazione, eventualmente coadiuvati da altre figure professionali, definiscono il percorso di presa in carico e i piani di intervento personalizzati”.

Per quanto riguarda la presa in carico del paziente cronico  (PIC)”, -il Pio Albergo Trivulzio offre servizi PIC sia come gestore che come erogatore, cioè come gestore prende in carico il paziente cronico e fragile con pluripatologie (con particolare riferimento a diabete, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, aritmie, patologie neurologiche, tra cui le demenze, Morbo di Parkinson, patologie endocrinologiche, osteoporosi, gastroenterologiche e geriatriche), curandolo e programmandogli tutti i servizi sanitari e socio sanitari necessari alle patologie di cui soffre, avvalendosi anche di 25 specialità mediche all’interno del proprio Poliambulatorio per ottimizzare l’organizzazione del percorso di cura e terapia rivolta al paziente.

“Il Trivulzio  - conclude il direttore generale - è in grado di offrire con il Day Hospital, la PIC , l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), la RSA Aperta e altri servizi semiresidenziali (come il Centro Diurno Continuo), assistenza socio sanitaria aperta a tutta la cittadinanza garantendo prestazioni efficaci, in un sistema efficiente”.

 

 

 

 

 

 

 

2 Ottobre 2019 - Commenti disabilitati su Il nuovo spazio verde per i malati di Alzheimer del Trivulzio? Vivo come un cortile, bello come un giardino

Il nuovo spazio verde per i malati di Alzheimer del Trivulzio? Vivo come un cortile, bello come un giardino

Un cortile di nome e un giardino di fatto. È stata la relazione del presidente del comitato degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio, in occasione di un convegno tenutosi lo scorso venerdì nell’Auditorium del Trivulzio, nell’ambito della Milano Green Week 2019, a rivelare qualche dettaglio in più sul progetto del Cortile dell’Esperienza annunciato lo scorso giugno dal Pio Albergo Trivulzio e dagli Amici del Trivulzio. Al Convegno – Spazi verdi per l’Alzheimer – l’assessore comunale Gabriele Rabaiotti, l’assessore regionale Stefano Bolognini e gli assessori del Municipio 7, Ernestina Ghilardi e Tiziana Vecchio hanno espresso apprezzamento al progetto diretto ad un coinvolgimento della città nelle iniziative a favore delle persone anziane, affette da demenza senile. Un’iniziativa importante che “unisce in modo innovativo cura e assistenza ai malati di Alzheimer ospitati nel PAT, con l’ampliamento degli spazi verdi all’interno del Pio Albergo, in scia a quanto già sta avvenendo nella struttura Frisia di Merate e nella RSA di Principessa Jolanda” ha sottolineato il direttore generale  Giuseppe Calicchio.

Il Cortile sarà il fiore all’occhiello della nuova struttura, che all’interno del PAT accoglierà in un unico reparto le persone affette da Alzheimer. “Il cortile rimanda a una dimensione comunitaria e di relazione fra le persone”, esordisce Zanobio, “penso per esempio alle vecchie corti delle case milanesi che nei pomeriggi ospitavano i giochi dei bambini e dei ragazzi, ma anche le chiacchiere delle persone più anziane; ai cortili dei condomini, dove tutti noi siamo cresciuti, luoghi che davano un senso di protezione e riservatezza, ma anche uno spirito di libertà, dove muovere i primi passi, dove sono sbocciati i primi amori, dove i litigi si risolvevano giocando tutti insieme: una sorta di “social” ante litteram, dove però la fisicità del rapporto era elemento fondamentale. Del resto, tutti gli spettacoli teatrali di un gruppo come I Legnanesi, così amato in città, hanno come scenografia proprio il cortile. Il cortile in questo senso è anche il luogo delle prime esperienze”. Il giardino invece? “Si connota diversamente”, ragiona Zanobio, “è forse qualcosa di più distante, qualcosa sicuramente di bello, qualcosa da guardare, ma in fondo da preservare senza venirci in contatto. Nel cortile invece ti immergi. Il cortile è da vivere, più che da ammirare”. Da qui la scelta del nome Il Cortile dell’Esperienza e della filosofia che sta alla base del progetto cui gli Amici del Trivulzio destineranno buona parte della prossima raccolta del 5 per mille.

Al Cortile, che sarà uno spazio verde, potranno accedere i malati di Alzheimer e i loro familiari. Sarà un luogo aperto, ma riservato e protetto in cui saranno attivati percorsi di ortoterapia e sensoriali, ma dove sarà anche possibile semplicemente passeggiare in tutta sicurezza, in modo che i profumi e i colori vivaci dei fiori e della vegetazione possano stimolare l’olfatto e la vista dei pazienti. “In più”, conclude Zanobio, “verranno attivati anche pannelli sensoriali che possano riprodurre percezioni tattili legate sempre all’ambiente. L’obiettivo è di offrire un contesto all’aria aperta dove gli anziani che soffrono di patologie legate alla sfera cognitiva e passano gran parte del loro tempo al chiuso possano recuperare alla memoria emozioni e sensazioni che sembravano dimenticate. Una terapia che, come è dimostrato da numerosi studi scientifici, migliora la qualità della vita dei malati di Alzheimer e quindi dei loro familiari e caregiver”.

9 Settembre 2019 - Commenti disabilitati su Il Trivulzio alla Green Week 2019: la svolta verde per la cura dell’Alzheimer

Il Trivulzio alla Green Week 2019: la svolta verde per la cura dell’Alzheimer

Non solo sostenibilità economica e sociale. La rivoluzione verde sta contagiando anche il mondo della cura e dell’assistenza. Come testimoniano le esperienze che su questo fronte sta sperimentando il Pio Albergo Trivulzio. Qualche esempio? Il Giardino dei ricordi di Merate o il progetto di orticoltura nella Rsa Principessa Jolanda. O ancora, il progetto del Cortile dell’esperienza, lo spazio verde dedicato agli anziani affetti da Alzheimer e ai loro familiari, con percorsi studiati per riscoprire sensazioni e percezioni dimenticate, che aprirà i battenti nel 2021 nella sede centrale di via Trivulzio a Milano.

Progettazioni innovative, tanto da essere inserite nella programmazione della Milano Green Week 2019 che si svolgerà, fra l’altro, nel corso del mese mondiale dell’Alzheimer: il 27 settembre a partire dalle ore 14 presso l’auditorium Gianluigi Porta del Pio Albergo (via Trivulzio 15) in collaborazione con il comitato degli Amici del Trivulzio si terrà infatti del convegno “Spazi verdi per l’Alzheimer”. Fra i relatori dell’appuntamento oltre al presidente degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio, interverrà anche la responsabile del servizio di fisioterapia del Pat, Michela Bentivegna. “Sono sempre di più gli studi scientifici che dimostrano come il contatto con la natura aumenti il benessere psico-fisico delle persone affette da demenza”, esordisce Bentivegna. “In particolare”, continua la terapista occupazionale, “abbiamo evidenze della diminuzione di disturbi tipici dell’Alzheimer come il wandering, il vagabondare senza meta nei corridoi dei reparti, la depressione o l’apatia; per dirla con una frase: gli spazi verdi aiutano a riconquistare la voglia di vivere e di fare”.

In che modo esattamente? “Un elemento fondamentale sono gli stimoli visivi e olfattivi: fiori dalle fragranze particolari, una vegetazione dai colori vivi sono uno dei fattori decisivi per stimolare manualità e creatività”. Ed è proprio in questa ottica, come sarà evidenziato nel corso del convegno, che al Pio Albergo, con il supporto anche della raccolta fondi degli Amici del Trivulzio, che sarà implementato il Cortile dell’esperienza. Continua Bentivegna: “Non tutte le piante sono quindi adatte a questo genere di ambiente. Detto del colore e del profumo (le primule per esempio sono assolutamente consigliabili), vanno scartate tutte le piante con aculei oppure quelle con elementi di tossicità come gli oleandri, potrebbe infatti capitare che un anziano ingerisca le foglie ed occorre essere assolutamente certi che l’ambiente sia protetto e non abbia conseguenze sulla salute”.

Non solo: vanno anche costruiti percorsi ad hoc in cui la persona possa muoversi in assoluta sicurezza, gestendo manifestazioni di wandering o disorientamento, dotando gli spazi di panchine per favorire il riposo, ma anche il dialogo degli anziani coi loro familiari e fra gli anziani stessi; “è così:”, conclude Bentivegna, “i giardini, le piante e gli orti, riattivando le risorse psicofisiche degli anziani riaccendo anche il piacere di dialogare con gli altri. In questo senso costituiscono una grande risorsa non solo per il benessere degli anziani, ma anche per noi operatori socio-sanitari con ricadute diretta sulla qualità della vita dei pazienti, dei loro familiari e dei caregiver ”. Per chi volesse approfondire il tema e avere maggiori dettagli sulle innovazioni green del Trivulzio l’appuntamento, come detto, è per il 27 settembre.

24 Luglio 2019 - Commenti disabilitati su Piera: «Gli Amici del Trivulzio mi regalano tante emozioni»

Piera: «Gli Amici del Trivulzio mi regalano tante emozioni»

Un sorriso sottile e uno sguardo birichino. Piera Locatelli, milanese ha 77 anni ed è una degli anziani ospitati nella Rsa del Pio Albergo Trivulzio. In questi ultimi mesi è entrata in contatto con alcune delle iniziative degli Amici del Trivulzio, due in particolare: le “Letture ad alta voce” del mercoledì mattina e il corso di alfabetizzazione informatica battezzato “Digital Trivulzio”. Due impegni che non solo le riempiono la giornata, «ma che mi consentono di imparare tante cose, che mi serviranno in futuro». Nubile («zitella», precisa lei sorridendo), milanese, una vita da impiegata come operatrice contabile, Piera da agosto vive in una nel reparto Pio XI del Trivulzio (in precedenza era stata ospitata in un altro reparto del Pat, il Barnovano). Condivide la camera «con una signora cieca e un’altra signora che non parla, ma guarda sempre la televisione: è appassionatissima di canale 5. Non parla, ma capisce tutti e si fa delle grandi risate vedendo i suoi programmi preferiti. Stiamo bene insieme, in stanza non ci sono problema, anche se qualche volta il volume è un po' troppo alto».

Piera Locatelli con la segretaria degli Amici del Trivulzio Elena Capri

Anche nel raccontarsi Piera dà l’idea di essere una donna pacata, attenta e anche molto curiosa (la sua prima passione sono i casi giudiziaria: la sua rivista di riferimento è infatti “Giallo”, il settimanale su storie, delitti e misteri). Ed è proprio la curiosità di confrontarsi con le nuove tecnologie che l’ha portata ad iscriversi al corso digitale degli Amici. «Volevo imparare ad usare il computer. Il corso base che ho frequentato questa primavera è stato molto utile, mi hanno perfino consegnato un attestato dicendomi che sono stata brava. Per me è stata una grande soddisfazione».

«Una delle cose che più mi ha divertita», continua Piera, «sono stati alcuni test, indovinelli o cruciverba digitale che facevamo al computer. Nella maggior parte dei casi riuscivo a concluderli positivamente e anche in un buon tempo. Quando andava tutto bene, uscivo davvero emozionata». «Poi», conclude parlando sempre del laboratorio digitale «è stato bello che ci fossero anche i ragazzi delle superiori che, all’interno di un programma di alternanza scuola-lavoro, ci davano una mano quando avevamo qualche dubbio.  Se mi iscriverò alla prossima edizione di Digital Trivulzio? Non c’è nemmeno da domandarlo, certo che sì».

Piera Locatelli ritira l'attestato di partecipazione al corso digital dalla mani del direttore generale del Pat Giuseppe Calicchio

Lo scorso 13 giugno Piera ha partecipato anche alla charity dinner in favore degli Amici del Trivulzio. «Un’altra grande emozione che mi ha dato questa associazione, ho apprezzato la cucina di Davide Oldani; a un certo punto mi hanno anche dato il microfono e ho potuto portare la mia testimonianza davanti a una ampia platea, fra cui c’erano anche persone importanti».

Piera Locatelli interviene in occasione della charity dinner 2019 dello scorso giugno

10 Maggio 2019 - Commenti disabilitati su La musica che non t’aspetti: Beethoven e Bach al Pio Albergo Trivulzio

La musica che non t’aspetti: Beethoven e Bach al Pio Albergo Trivulzio

L’occasione è di quelle ghiotte, per gli amanti della musica classica, ma non solo per loro: non capita tutti i giorni infatti di poter assistere gratuitamente a un concerto di musica classica in uno scenario così suggestivo come quella della piazzetta Schuster, all’interno del Pio Albergo Trivulzio di Milano. Segnatevi allora questa data: domenica 19 maggio. Alle 16.30  il pianista Salvatore Giannella si esibirà in concerto sulle note di  Ludwig van Beethoven e Franz Liszt. Un’ora dopo, alle 17.30, si replica con il maestro Jonathan Ferrucci che interpreterà  Johann Sebastian Bach, Franz Schubert e Béla Bartok.

Le due esibizione si terranno all’interno del programma culturale di Piano Milano City, che quest’anno vedrà fra i luoghi e le comunità che animeranno l’VIII edizione del festival di pianoforte, anche il Pio Albergo Trivulzio. Un risultato reso possibile grazie al Comitato degli Amici del Trivulzio. “Questi concerti per Amici del Trivulzio saranno un’occasione per presentare alla città la nostra attività e i nostri progetti”, chiosa il presidente della non profit Marco Zanobio, invitando a partecipare all’evento in primis, “gli ospiti della struttura, i loro familiari e tutto il personale dell’Istituto, perché crediamo che questa sia un’occasione per tutti noi per vivere la nostra città e per scoprire come la musica possa trasformare il Trivulzio in una sala da concerto molto speciale ed unica”.

NB: dopo il concerto seguirà aperitivo grazie al contributo di Campari Soda

In foto un'immagine di Ludwig van Beethoven

 

7 Marzo 2019 - Commenti disabilitati su Dalla Milano Marathon alla Charity dinner: ecco come sarà il 2019 degli Amici del Trivulzio

Dalla Milano Marathon alla Charity dinner: ecco come sarà il 2019 degli Amici del Trivulzio

È partito con un doppio più il 2019 degli Amici del Trivulzio. Più per il numero dei progetti ideati e sostenuti dal Comitato, ma più anche per l’impatto sociale di ogni singola iniziativa. Qualche dettaglio? Passiamo subito in rassegna il palinsesto dell’anno con l’aiuto del presidente Marco Zanobio (nella foto di apertura).

milanomarathon

“Il 2019 parte in gran corsa, con la presenza di Amici del Trivulzio per la prima volta alla MILANO MARATHON: domenica 7 aprile, tutti a sostenere le sei squadre di staffetta che vestiranno il pettorale solidale degli Amici del Trivulzio lungo tutti i 42 chilometri della corsa. Una gara solidale per raccontare i progetti degli Amici e per coinvolgere la città nelle nostre iniziative. Saremo inoltre presenti nel Villaggio della maratona ai Giardini Montanelli con il nostro stand, insieme allo staff medico del Pio Albergo Trivulzio: test medici gratis per tutti, prima di iniziare a correre!”. A questo link ci sono tutte le informazioni per partecipare come runner e per sostenere i progetti di Amici sulla piattaforma della Rete del Dono.

 

L’occasione della Milano Marathon è ghiotta per raccontare cosa succederà nel 2019 con Amici del Trivulzio.

Confermato il format di DIGITAL TRIVULZIO su due livelli: basico e avanzato. Per entrambi le lezioni sono già incominciate e come di consueto, per gli interni vanno da settembre a dicembre, mentre quelle per gli esterni si sviluppano nell’arco di tre trimestri (quest’anno, fra l’altro, i posti disponibili sono saliti a venti per ogni trimestre): gennaio-marzo (attualmente in corso), aprile-giugno e ottobre-dicembre. Le lezioni sono tenute dagli esperti di Informatici senza Frontiere con cadenza monosettimanale. Ma la loro durata, questa la novità del 2019, passa da un’ora e mezza a due ore per il corso base e a tre ore per il corso avanzato. «In questo modo», interviene Zanobio, «veniamo incontro all’esigenza manifestata dai nostri speciali studenti di avere maggiore spazio di approfondimento per alcuni argomenti, come le chat o la consultazione on line». I corsi 2019 vedranno anche la partecipazione di alcuni ragazzi in alternanza scuola-lavoro. «Stiamo pensando», aggiunge il presidente, «anche di consentire agli anziani del quartiere l’accesso all’aula computer del Pio Albergo al di là degli orari di lezione in un’ottica di sempre maggiore interazione fra noi e il territorio».

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Il 4 aprile ci sarà l’Open Day di presentazione dei nuovi corsi per esterni per il trimestre “aprile-giugno”, dove tutti sono invitati a partecipare numerosi.

Nel frattempo si stanno gettando anche le basi per esportare Digital Trivulzio fuori del perimetro del Pio Albergo: «stiamo pensando alla RSA Principessa Jolanda e forse anche nell’istituto Frisia di Merate», precisa Zanobio.


Il traguardo dei 20 nonni adottati è stato raggiunto già sul finire dello scorso anno. Un risultato che di fatto raddoppia il numero degli anziani inseriti nel progetto ADOTTA UN NONNO nella sua fase sperimentale. Non cresce però solo il numero dei beneficiari, ma anche il monte ore degli operatori che Amici del Trivulzio attraverso la cooperativa Eureka! mettono a disposizione. «Ora riusciamo ad assicurare la presenza per almeno tre ore al mese. Una presenza che però non deve essere solo domestica, l’obiettivo infatti è di moltiplicare le occasioni per far uscire i nostri nonni in modo che possano vivere la città, sulla scia delle “trasferte” alla Scala dello scorso anno», spiega Zanobio. Del valore sociale di Adotta un Nonno, nel frattempo, si è reso conto anche il Municipio 7 di Milano che ha concesso il suo patrocinio e che quindi contribuirà a farlo conoscere in tutto il suo territorio di competenza. Qui la locandina che promuove il progetto.

adottaunnonnolocandina


Nel menu dell’anno c’è anche la seconda edizione di questo progetto che nel 2018 ha coinvolto 15 ospiti di due RSA del Pio Albergo. Nel 2019 le RSA coinvolte sono già tre. Inoltre ulteriore novità consiste nel fatto che le LETTURE AD ALTA VOCE quest’anno sbarcheranno anche nella RSA Principessa Jolanda.

La seconda novità è che il progetto godrà della vetrina del prossimo MILANO BOOK CITY, dove, come anticipa il presidente Zanobio, «metteremo in scena una vera e propria lettura professionale ad hoc per gli anziani, grazie alla collaborazione di artisti nonché di docenti universitari». «Una vetrina importante per raccontare i progetti di Amici del Trivulzio alla nostra città», chiosa il presidente, «così come lo sarà la presenza di Amici e del Trivulzio negli eventi musicali di “MILANO PIANO CITY"». «Sì, ci stiamo muovendo per organizzare uno o forse due concerti in occasione della rassegna, in cui Milano si trasforma in un grande pianoforte, dove protagonisti sono i cittadini: i luoghi più inconsueti di Milano si riempiono di suoni e il Trivulzio credo non possa mancare!».


Una nuova sfida dove la musica entra ancora nel Pio Albergo Trivulzio, com’era successo lo scorso 7 dicembre con la Prima Diffusa, che è occasione per presentare il progetto SI APRA IL SIPARIO. È una delle novità assolute dell’anno: un vero e proprio laboratorio teatrale per gli Ospiti del Trivulzio, che si trasformeranno in attori protagonisti di un loro spettacolo, creato grazie all’insegnamento di attori professionisti, attraverso una serie di stages aperti, se possibile, anche agli anziani del territorio. «Sono convinto che il progetto si potrà concludere con una esibizione pubblica e che sarà momento di grande soddisfazione ed emozione per tutti», dice Zanobio. Le lezioni partiranno nel mese di maggio.


E per concludere questi primi mesi del 2019, l’altra data da cerchiare col pennarello rosso è il 13 giugno. Sarà la serata della CHARITY DINNER 2019: dopo il successo dello scorso anno, COOP LOMBARDIA ha sposato nuovamente l’iniziativa per sostenere i progetti di Amici del Trivulzio.

charitydinner

È tutto ancora top secret: menù e ospiti ad animare anche l’asta Milano Solidale. Due però sono le certezze: lo chef stellato Davide Oldani e i prodotti a marchio Coop Lombardia. Un evento che coronerà il primo semestre 2019, ricco di grandi eventi e di novità per rendere ancor più speciale Amici del Trivulzio.

24 Dicembre 2018 - Commenti disabilitati su Grana, riso & panettoni: un Natale di gusto al Trivulzio (grazie a Coop Lombardia)

Grana, riso & panettoni: un Natale di gusto al Trivulzio (grazie a Coop Lombardia)

In un Auditorium gremito di ospiti, parenti e dipendenti, il Pio Albergo Trivulzio - come è tradizione - ha festeggiato il Santo Natale con un concerto della Banda de I Martinitt, alla presenza di autorevoli personalità, il ministro degli Interni Matteo Salvini, la senatore Maria Cristina Cantù e l’assessore Regionale alle Politiche Sociali Stefano Bolognini, nonché tutto il Consiglio d’Indirizzo dell’Istituto. Nell’occasione sono stati portati i sentiti ringraziamenti al direttore generale dottor Claudio Sileo, che il 31 dicembre concluderà il proprio mandato al Trivulzio.

Applausi di ringraziamento, lacrime di commozione ma anche tanta gioia per esprimere l’apprezzamento all’intensa opera fatta dal direttore uscente.
La giornata è stata allietata prima dalle note della Banda de I Martinitt, con il maestro Fioroni commosso nel salutare il direttore Sileo e poi dal taglio del tradizionale panettone, offerto da COOP Lombardia, che da diversi anni è sempre presente a questo evento, regalando a tutto il personale dell’Istituto e ai suoi ospiti, il tradizionale dolce natalizio milanese. COOP ancora una volta ha voluto sottolineare l’importanza dei veri valori - quei valori in scatola, come recita il titolo della mostra in Triennale - che da 70 anni fanno di COOP una realtà importante del nostro Paese.

La stenna di Natale degli Amici del Trivulzio

La strenna di Natale degli Amici del Trivulzio

Per Amici del Trivulzio è stata l’occasione per raccogliere donazioni, grazie alle strenne natalizie realizzate con i prodotti ottenuti nelle terre del Trivulzio: “sGRANA gli occhi e fai un sorRISO per il Trivulzio” è lo slogan ideato dal presidente Marco Zanobio e disegnato direttamente dal direttore Claudio Sileo, con l’ausilio dell’ufficio comunicazione del Trivulzio.
“I prodotti del Trivulzio” ha sottolineato Zanobio “sono un simbolo della tradizione lombarda: riso e grana sulle nostre tavole per festeggiare il Natale e fare del bene per il Trivulzio”.

Al tavolo di Amici del Trivulzio si sono fermati sia il ministro Salvini sia l’assessore Bolognini, ai quali è stata omaggiata una strenna. Entrambi hanno dato un contributo di 50 euro per ringraziare l’attività di Amici, esprimendo apprezzamento per le iniziative svolte. Il presidente ha invitato il ministro a venire a trovare gli Amici, per meglio conoscere i progetti proposti.

Il presidente lo ha invitato a venire a trovare gli Amici, per meglio conoscere i progetti proposti. Dal palco, l’assessore Bolognini ha ricordato come in ogni occasione Amici del Trivulzio sia presente, dalle ricorrenze per i 250 dell’Istituto, ai 10 anni della Palestra Amputati o ancora alla Prima della Scala, che il presidente Zanobio ha portato al Trivulzio per consentire agli Ospiti di sentirsi parte viva della Città. Questa attiva presenza è testimonianza, ha ricordato Bolognini, dell’attenzione dell’associazione verso i bisogni e le fragilità, con uno spirito di portare innovazione nell’offerta di iniziative per gli ospiti e per la Città.
Si sta chiudendo un anno intenso di attività ed iniziative e il presidente Zanobio, nel ringraziare quanti - nel corso del 2018 - hanno condiviso il cammino di Amici del Trivulzio ha voluto sottolineare il ruolo fondamentale svolto da alcuni partners di Amici: “il mio pensiero e la mia gratitudine sono rivolti in particolar modo a COOP Lombardia, un partner eccezionale per Amici,  che ha  condiviso i nostri ideali e ci ha permesso di organizzare una bellissima Charity Dinner lo scorso giugno, nella piazzetta dell’Istituto. Oltre 200 ospiti hanno potuto apprezzare - sotto un cielo stellato - la cucina dello chef, altrettanto stellato, Davide Oldani, che ha saputo coniugare la cucina tradizionale con la sua genialità, grazie ai prodotti offerti da COOP. Stiamo già lavorando insieme a COOP alla cena 2019, perché diventi un momento solidale della nostra città”. “Ma ora festeggiamo il Natale, con grana, riso e una fetta di panettone! Grazie a tutti quanti sono al nostro fianco. Buon Natale dagli Amici del Trivulzio!”.

1 Dicembre 2018 - Commenti disabilitati su La Prima della Scala? Venite a vederla al Pio Albergo Trivulzio

La Prima della Scala? Venite a vederla al Pio Albergo Trivulzio

«Un giorno parlando con alcuni ospiti del Trivulzio, ho capito quanto fosse importante per loro poter partecipare alla vita e sentirsi parte della nostra città». È nata da questa riflessione del presidente degli Amici del Trivulzio, Marco Zanobio, l’arrivo dell’Attila verdiano fra i padiglioni del Pio Albergo. L’appuntamento è fissato alle 17 del 7 dicembre, presso l’Auditorium di via Trivulzio 15 (95 posti, ingresso gratuito). Un’ora più tardi, dopo un’introduzione all’opera di Verdi tenuta da un esperto, si alzerà il sipario sulla rappresentazione che aprirà la stagione lirica 2018/2019 della Scala. Per la prima volta infatti il Trivulzio è stato inserito nella lista dei quaranta luoghi della città della Prima Diffusa, l’iniziativa promossa da Edison e dal comune di Milano, che consente di assistere in diretta all’inaugurazione della Scala.

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Ma come si è arrivati, dall’intuizione di Zanobio, alla “messa in scena”?  «Per i nostri ospiti assistere alla prima poteva essere un modo per partecipare alla vita e sentirsi parte della città, così come Amici del Trivulzio ci siamo mossi - prima con la direzione dell’Istituto e poi con il comune di Milano ed il Teatro alla Scala - per ottenere che l’Auditorium del Pio Albergo Trivulzio potesse aprire le porte alla Prima Diffusa». Raggiunto l’obiettivo, Zanobio ricorda una felice coincidenza: il Pio Albergo e La Scala sono praticamente coetanei, «era il primo gennaio 1771 quando le porte del Trivulzio accoglievano i primi ospiti, era il 1778 quando il 3 agosto al Teatro alla Scala veniva rappresentata “L’Europa riconosciuta”».

In Auditorium ad assaporare l’opera verdiana diretta da Riccardo Chailly, con la regia di Davide Livermore saranno presenti anche alcuni Nonni adottati dagli Amici, ma l’attenzione per il teatro non si esaurirà con la visione dell’Attila.

Nel 2019 infatti gli Amici promuoveranno il progetto “Si apra il Sipario”, che con il supporto di attori professionisti consentirà agli ospiti del Trivulzio di diventare attori protagonisti di un’opera tutta loro. «Tornando al 7 dicembre», conclude Zanobio, «sono certo che sarà un grande momento di festa per tutto il Trivulzio, a chiusura di un anno ricco di avvenimenti in cui l’Istituto che ha visto Amici in prima linea nel contribuire alla loro realizzazione. Così come tutte le rappresentazioni teatrali si chiudono con un dopo-teatro, anche noi al Trivulzio in coda alla visione avremo la possibilità di gustare un tradizionale risotto alla milanese, cucinato con riso coltivato nelle terre del Trivulzio, un patrimonio che da 250 anni tramanda la grandezza del cuore di Milano».

3 Novembre 2018 - Commenti disabilitati su Liliana ed Emanuele: “La nostra indimenticabile serata alla Scala con Bolle e Verdi”

Liliana ed Emanuele: “La nostra indimenticabile serata alla Scala con Bolle e Verdi”

Lei si chiama Liliana, ha 89 anni. Voce squillante e lucidissima, da tre anni vive nella Rsa Bezzi 2A del Pio Albergo Trivulzio. “Sono venuta qui perché non volevo pesare su mio figlio. Ormai ha la sua famiglia: una moglie e due splendidi figli. Mi viene sempre a trovare, ma ha la sua vita”.

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Lui invece si chiama Emanuele. Dieci anni in meno di Liliana: 79. Ipovedente (“da un occhio non vedo più nulla, dall’altro solo le ombre”). Vive solo, (“non ho più nessuno, a parte una donna delle pulizie e una signora che viene a darmi una mano”) ed è un nonno “adottato” da Amici del Trivulzio, con la collaborazione della cooperativa Eureka!.emanuelelilianascala

Lei e lui, Liliana ed Emanuele lo scorso ottobre hanno fatto una cosa straordinaria per due vecchietti come loro: hanno passato un'intera serata alla Scala. Lei ha “partecipato” al balletto Histoire de Manon e dietro le quinte ha avuto modo di conoscere, grazie anche all’interessamento del presidente degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio,  Roberto Bolle e la prima ballerina Zveltana Zacharova.  Lui insieme all’operatrice di Eureka! Gabriela Del Castillo ha assistito a un’opera verdiana: Ernani.

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“Mi è piaciuto tutto tantissimo, più che ballerini sembravano uccelli in volo. Tutti bravi bravissimi”, ricorda Liliana, “quella notte non sono riuscita a prendere sonno, e la mattina tutte le mie amiche sono venute intorno al mio letto per sapere come era andata. Ho raccontato tutto per filo e per segno. Un’emozione straordinaria. È stato bellissimo”

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E indelebile è anche il ricordo di Emanuele che ha seguito l’opera grazie anche ai suggerimenti in diretta di Gabriela (“nella pause gli raccontavo la successione dei personaggi che man mano erano entrati in scena”). “Fantastico, un’acustica perfetta, uno spettacolo indimenticabile. E poi per una sera mi sono sentito voluto bene da tutti. Non dimenticatevi mai che noi siamo soli, ma anche se siamo vecchi, abbiamo tante energie per andare avanti. Fuori forse sembriamo morti, ma dentro siamo vivi”. E ancora: “Di queste iniziative ce ne dovrebbero essere di più, non abbandonateci”. A leggere i resoconti giornalistici Ernani, che tornava alla Scala dopo 36 anni, è stata un’opera molto discussa. Emanuele i fischi però non gli ha sentiti: “Era la prima volta che andavo alla Scala, altro che contestazione, io ho sentito solo applausi. E poi che ci doveva essere da fischiare? Verdi non si discute: Ernani è un’opera che ti rimane impressa per sempre”.

Di certo rimarrà scolpita nella memoria di Emanuele, come in un angolo di quella di Liliana rimarranno le immagini volanti di Bolle e Zacharova. E certo è anche che gli Amici del Trivulzio, grazie al palco che la Regione mette a disposizione del Pio Albergo, continuerà ad accompagnare gli ospiti delle Rsa e i nonni di Adotta un nonno, nel tempio del teatro milanese. Per regalare a tutti loro una giornata indimenticabile.

Zanobio, che come abbiamo viasto ha accompagnato Emanuele fino al palco e che con una Liliana super emozionata ha incontrato le étoiles della Scala, ha chiosato “Regalare a Emanuele l’emozione di una serata alla Scala o a Liliana di farsi fotografare con Bolle, è stata la ciliegina sulla torta. Obiettivo di Amici del Trivulzio è proprio favorire l’interazione dei nostri Nonni con la città, organizzando la partecipazione a spettacoli teatrali, visite di musei, giri turistici per Milano: Amici si propone di rafforzare il legame della città con i suoi anziani. Torneremo presto alla Scala e non solo. Anche per questo, mi sto ripromettendo di sensibilizzare tutte le realtà culturali di Milano, per promuovere iniziative simili e così far conoscere l’attività di Amici del Trivulzio”

17 Ottobre 2018 - Commenti disabilitati su Sagra Baggio: quest’anno ci sono anche gli Amici del Trivulzio

Sagra Baggio: quest’anno ci sono anche gli Amici del Trivulzio

Tutto pronto per la tradizionale Sagra di Baggio, che quest’anno (19-21 ottobre) celebra la sua 390esima edizione. Da venerdì a domenica fra via delle Forze Armate, via Gianella, via Ceriani, piazza Anita Garibaldi, via Due Giugno, via Anselmo da Baggio e le strade limitrofe si terranno mostre, incontri, concerti, rappresentazioni teatrali, visite guidate, stand e bancarelle. Ma la vera novità dell’anno sarà la possibilità di effettuare screening gratuiti e altri check medici come controllo pressione arteriosa, spirometria, valutazione massa corporea e misurazione colesterolo e glicemia. Questo grazie anche al personale medico specializzato del Pio Albergo Trivulzio, che proprio in questa occasione avrà l’opportunità di presentare il ventaglio dei suoi servizi: dal Poliambulatorio al Pronto Trivulzio passando per le Residenze per anziani.

sagrabaggio

A Baggio ci saranno anche gli Amici del Trivulzio. Saremo lieti di presentare sia i nostri progetti interni alla struttura sia le iniziative sul territorio. Con noi ci sarà anche la cooperativa Eureka!, che collabora sia con il Pat sia con gli Amici, che porterà in piazza i propri asinelli (proprio l’asinello è l’animale simbolo della Sagra). Fra l’altro l’asinello è utilizzato al Trivulzio nella terapia con l’anziano, per la sua innata docilità e per la capacità di suscitare nell’anziano stimoli e ricordi dei tempi passati.