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13 Luglio 2019 - Commenti disabilitati su Charity dinner: 47.610 volte grazie

Charity dinner: 47.610 volte grazie

Quarantasettemilaseicendodieci euro. A tanto ammontano, ad oggi, le donazioni raccolte grazie alla charity dinner che lo scorso 13 giugno ha visto la partecipazione di circa 200 sostenitori degli Amici del Trivulzio.

La cena, sostenuta da Coop Lombardia e impreziosita dalla cucina stellata di Davide Oldani, fra gli altri ha potuto contare sulla partecipazione degli assessori regionali lombardi Stefano Bolognini e Giulio Gallera e l'assessore comunale di Milano Roberto Tasca. A cosa serviranno questi fondi? “Una parte consistente sarà destinata al nuovo progetto del Cortile dell’esperienza, il resto verrà impegnato nella tante iniziative solidali che abbiamo in corso”, risponde il presidente degli Amici del Trivulzio Marco Zanobio. Che esprimendo profonda riconoscenza nei confronti di tutti i donatori: “Vorrei dire 47.610 volte grazie a chi ci ha sostenuto dimostrandoci grande vicinanza e condividendo gli obiettivi della nostra associazione, grazie davvero”.

23 Maggio 2019 - Commenti disabilitati su Oldani apparecchia la tavola degli Amici del Trivulzio: vi aspettiamo alla Charity dinner 2019

Oldani apparecchia la tavola degli Amici del Trivulzio: vi aspettiamo alla Charity dinner 2019

Obiettivo: mangiar bene, facendo del bene. Dopo il successo dello scorso anno (nella foto di apertura chef Oldani con alcuni componenti della cucina del Trivulzio) gli Amici del Trivulzio il prossimo 13 giugno bisseranno la Charity Dinner a sostegno delle attività del comitato (per chi volesse approfondire qui tutte le news sulle nostre attività) nato per migliorare la vita degli ospiti del Pio Albergo, ma anche quella degli anziani della città, in particolare quelli soli. La cena solidale, anche questa è una conferma, sarà firmata dallo Chef stellato Davide Oldani. Circa 200 i posti a disposizione nello splendido scenario di piazzetta Shuster all’interno del Pio Albergo Trivulzio, a sottolineare la connessione e la sinergia tra il grande Istituto milanese e la città. L’iniziativa si tiene in collaborazione con ASP, Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio e grazie all’importante sostegno di Coop Lombardia.

La serata, l’appuntamento è alle ore 20, come già lo scorso anno riunirà personalità di spicco della città di Milano:  dal mondo della finanza, dell’imprenditoria, della cultura e includerà grandi aziende di diversi settori. Il parterre sarà composto inoltre da benefattori dell’associazione e filantropi, accanto a istituzioni e giornalisti. Regione Lombardia, Città Metropolitana e Comune di Milano hanno dato il loro patrocinio.

L'evento sarà introdotto dalle note sempre molto apprezzate della Banda de I Martinitt vivrà il suo clou con un’asta di raccolta fondi, condotta dalla scrittrice e giornalista Paola Calvetti, che contribuirà a sostenere ulteriormente i progetti di Amici del Trivulzio. L’asta Milano Solidale proporrà infatti un gruppo di oggetti o esperienze selezionate donate da aziende vicine all’associazione. La chiusura sarà affidata a una breve lettura di alcuni brani del libro «Elisabetta II Ritratto di Regina» firmato da Paola Calvetti.

Vi aspettiamo

Per informazioni e prenotazioni: info@amicideltrivulzio.it, info@aragorn.it

25 Febbraio 2019 - Commenti disabilitati su Carla Piersanti in pista con gli Amici del Trivulzio alla Milano Marathon: «Fate come me»

Carla Piersanti in pista con gli Amici del Trivulzio alla Milano Marathon: «Fate come me»

Guiderà una delle quattro staffette che il 7 aprile in occasione della Milano Marathon vestiranno lungo i 42 chilometri del percorso il pettorale targato Amici del Trivulzio. Lei è Carla Piersanti, 49 anni, sposata, una figlia, cooperatrice sociale alla coop Eureka! e una passione, condivisa col marito, per la corsa. Si allena quattro volte la settimana e in questi giorni sta preparando anche la maratona di Parigi che correrà sette giorni dopo quella di Milano.

Da quanto tempo corri?
Ormai sono diversi anni: dal 98. Ho fatto diverse mezze maratone, ma anche una maratona. Quella di New York nel 2017. L’anno prima ero stata operata per un tumore al seno. E paradossalmente è stata proprio quella la molla che mi ha dato lo slancio per correre i miei primi 42 chilometri.

In che senso?
Sono stata in cura presso lo IEO. Lì sono stata “intercettata” dalla Fondazione Umberto Veronesi dal running team delle Pink is good, un gruppo di una ventina di podiste che raccolgono fondi per la ricerca sul cancro. In otto abbiamo corso la maratona della grande mela.

Insomma le corse solidali ti si addicono…
A New York è stato bellissimo. Ci ho messo quasi 5 ore, ma era un continuo darsi il cinque con gli spettatori. In qualche caso ci siamo fermate anche per scambiare qualche parola sulla nostra attività di raccolta fondi.

Il 7 aprile scendi in pista per gli Amici del Trivulzio…
E lo faccio con gradissimo piacere. Lavorando alla cooperativa Eureka! conosco benissimo il valore dei loro progetti e in particolare di Adotta un nonno, di cui siamo partner.

Sei pronta a raccontarlo al pubblico della Milano Marathon?
Senz’altro. È un’iniziativa straordinaria e gratuita che va al di là della “normale” assistenza agli anziani. L’obiettivo è di portare fuori casa gli anziani e di rimetterli in connessione con il loro quartiere e la loro città. Come facciamo quando portiamo i nostri nonni a far la spesa, al parco o al cinema.

Un spot per gli amici del Trivulzio?
Più delle parole bisognerebbe far vedere a tutti la felicità nei volti dei nonni che abbiamo portato alla Scala lo scorso anno, come quello del signor Emanuele o della signora Liliana.


Per iscriversi alla Milano Matathon e avere informazioni (anche sui benefit e gadget riservati ai concorrenti)  :

Per chi invece non se la sentisse di correre in strada, ma non volesse perdere l’occasione di vincere la gara della solidarietà è possibile sostenere i progetti di Amici del Trivulzio con una donazione, anche simbolica, attraverso la  piattaforma Rete del Dono a questo link

27 Giugno 2018 - Commenti disabilitati su Lella Costa: Il Trivulzio? Un simbolo della rinascita di Milano

Lella Costa: Il Trivulzio? Un simbolo della rinascita di Milano

Nelle vesti di banditore d’asta non si era mai espressa nella sua carriera. Eppure il talento di Lella Costa è emerso anche in questo ruolo inedito messo in scena lo scorso 14 giugno in occasione della charity dinner a favore dei progetti degli Amici del Trivulzio.

Un sopralluogo qualche giorno prima e una rapida analisi degli oggetti in palio e la Costa, da attrice navigata, era pronta a salire sul palchetto allestito nella bellissima piazzetta Schuster all’interno del Pio Albergo Trivulzio. “Ho provato di essere il più leggera possibile, cercando di evitare l’effetto noia mortale, un rischio reale in occasioni come queste:  diciamo che qualche tecnica di cabaret mi è servita”.

Per esempio quando ha chiamato sul palco lo chef della serata, Davide Oldani, invitandolo a mettere all’asta anche la divisa che vestiva in quel momento: un coupe de theatre riuscito, (con il presidente degli Amici del Trivulzio, Marco Zanobio nei panni del  valletto, vedi foto), vista la reazione del pubblico e di Oldani stesso.

 

L’avevate preparato prima?
Assolutamente no. È un siparietto che ho improvvisato al momento e Oldani è stato bravissimo a venirmi dietro. Mi è sembrato davvero un bel tipo, civettone al punto giusto (sorride).

Quali sono i pezzi che hanno “tirato” di più?
Forse il quando che si è aggiudicato Luigi Ferrari, presidente onorario degli Amici, e un vaso inglese del 1920.

Che impressione le ha fatto entrare alla Baggina?
Una impressione eccezionale, davvero. Ci ero forse stata un’altra volta, diversi anni fa, ma ora è tutto cambiato. Mi ha dato l’idea di un posto vivace, dove succedono delle cose, un posto vivo. E credo che un grande merito vada alle attività promosse proprio dagli Amici del Trivulzio che consentono uno scambio continuo fra dentro e fuori. Penso per esempio al progetto Digital. Poi quello è un luogo storico di Milano, la cui parabola è emblematica.

In che senso?
Fino a pochi anni fa l’associazione Trivulzio-tangenti era quasi automatica. Oggi non è più così. Il Pio Albergo è cambiato tantissimo: è sinonimo di attenzione verso gli anziani e di innovazione. Ed è la stessa traiettoria seguita dalla città che oggi ha il coraggio di mettere in campo progetti di integrazione, penso ai migranti, ma non solo, assolutamente fuori dall’ordinario rispetto al resto del Paese che invece si mette sulle barricate. Io credo che il Trivulzio e gli Amici del Trivulzio nel loro piccolo (che tanto piccolo poi non è) stiano parte integrante di una città che sta ritrovando il ruolo di capitale morale del Paese. Una città che ci rende fieri di essere milanesi. Una città che mi dà anche la possibilità di riempire di senso la mia predisposizione al sociale, che mi ha sempre accompagnato fin dalle prime esperienze politiche degli anni della mia formazione.

28 Febbraio 2018 - Commenti disabilitati su I contributi ricevuti dal Comitato degli Amici

I contributi ricevuti dal Comitato degli Amici

Il Comitato Amici del Trivulzio Onlus ha sottoscritto in data 28 maggio 2016 una convenzione con l’Azienda di Servizi alla Persona “Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio” che è stata oggetto di successive integrazioni e che prevede fra le altre cose la corresponsione da parte dell’ASP “Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio” di un importo di Euro 10.000 in favore del Comitato Amici del Trivulzio Onlus.

Sono a disposizione di chi ne faccia richiesta il testo della Convenzione e Appendice 2016  e il testo della Convenzione e Appendice 2017