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19 Marzo 2019 - Commenti disabilitati su Medicina di genere: come cambiano prevenzione e terapie fra uomini e donne

Medicina di genere: come cambiano prevenzione e terapie fra uomini e donne

Negli ultimi 25-30 anni, in medicina si è sviluppato un approccio innovativo, mirato a studiare l’impatto sulle malattie del genere e di tutte le variabili che gli sono associate: biologiche, ambientali, culturali e socioeconomiche. Se volessimo ancorare a una data questa tendenza degli studi medico-scientifici potremmo indicare il 1991 quando, per la prima volta, venne menzionata in medicina la “questione femminile”: Bernardine Healy, cardiologa americana e direttrice del National Institute of Health, pubblicò un editoriale sul New England Journal of Medicine, intitolato “The Yentl syndrome”, in cui  evidenziava la differente gestione della patologia coronarica, con un numero ridotto di interventi diagnostici e terapeutici effettuati sulle donne, a parità di condizioni e, dunque, un approccio clinico-terapeutico discriminatorio e insufficiente se confrontato con quello praticato nei confronti degli uomini.

Il target della medicina di genere è quello di comprendere i meccanismi attraverso i quali le differenze correlate al sesso agiscono sullo stato di salute e sull’insorgenza e il decorso delle malattie e sulle terapie da applicare. Gli uomini e le donne, infatti, pur essendo soggetti alle medesime patologie, presentano sintomi, progressione di malattie e risposta ai trattamenti molto diversi tra loro. Da qui la necessità di porre particolare attenzione allo studio del genere inserendo questa “nuova” dimensione della medicina in tutte le aree mediche.

Presso il Pio Albergo Trivulzio (via Trivulzio 15 a Milano) il prossimo 21 marzo dalle 8,30 alle 16,30 si terrà un convegno (con accreditamento Ecm) intitolato proprio “La medicina della differenza: un viaggio attraverso i generi e le culture”. Ad organizzarlo, insieme alla gastrointerologa del Trivulzio Cristina Neri è stata la sua collega Barbara Caimi (immagine di apertura nel suo ufficio nel maggio del 2017 ) che oltre ad essere cardiologa del Pio Albergo è socia degli Amici del Trivulzio. Il presidente degli Amci, Marco Zanobio, sarà presente al convegno e porterà i saluti del comitato.

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“Prenderemo in esame sotto diversi punti di vista (da quello pneumologico a quello diabetologico, passando per i disturbi alimentari, le demenze, gli stati depressivi...) i modelli di trattamento delle diverse patologie in base alle differenze di genere”, interviene Caimi. Che esemplifica: “I fattori di rischio legati al diabete cambiano fra uomini e donne: per i primi i punti di attenzione medica sono spesso legati allo stress da lavoro o al fumo. Nelle donne invece influiscono maggiormente la menopausa e gli squilibri ormonali”. Grazie all’approccio di genere in questi ultimi anni la medicina ha alzato le sue performance, “contribuendo a perfezionare la prevenzione delle malattie e ad aumentare la speranza di vita: pensiamo solo che fino a pochi anni fa si consideravano anziani gli over 65, mentre adesso l’asticella si è alzata agli over 75”.

C’è poi un altro aspetto molto rilevante su cui si focalizzerà il convegno. Alcune patologie pur avendo una connotazione tipica di genere, tendono sempre più a presentare quadri clinici che interessano anche l’altro sesso e come tali talvolta vengono sottovalutate non solo per il mancato riconoscimento di sintomi inusuali, ma anche per una diversa progressione di patologie e risposta terapeutica ai trattamenti. Un esempio? “L’osteoporosi che nell’immaginario collettivo è una malattia tipicamente femminile si sta presentando che sempre maggior frequenza anche fra gli uomini”, conclude la dottoressa Caimi.

16 Aprile 2018 - Commenti disabilitati su Anziani & non solo: il Trivulzio e i suoi Amici vi aspettano per una due giorni di visite gratis

Anziani & non solo: il Trivulzio e i suoi Amici vi aspettano per una due giorni di visite gratis

Tre in uno: un check up medico qualificato e gratuito, la possibilitĂ  di conoscere il comitato degli Amici del Trivulzio e la visita della mostra a cielo aperto che in via Dante ripercorre i 250 dalla nascita del Pio Albergo.

Dopo l’edizione di febbraio in piazza Lombardia, venerdì 20 e sabato 21 dalle 11 alle 19 in piazza Cairoli angolo via Dante, il Trivulzio torna ad incontrare i cittadini per mettere al loro servizio la sua esperienza di cura e assistenza. E con gli specialisti ci saranno anche i volontari degli Amici del Trivulzio che racconteranno due progetti innovativi a favore degli anziani del Trivulzio, ma non solo: Adotta un nonno e Digital Trivulzio.

Questo il programma delle due giorni di salute, solidarietĂ  e arte: Il programma dei due giorni prevede:

Cura e prevenzione delle malattie metaboliche. Per sensibilizzare i cittadini ad una corretta alimentazione verrĂ  mostrata la piramide degli alimenti, verrĂ  misurata la massa corporea e sarĂ  possibile rispondere in tempo reale ad un simpatico test per verificare conoscenze e falsi miti. Si farĂ  anche la prova gratuita della glicemia e si discuterĂ  di diabete.

Cura e prevenzione dei disturbi ortopedici. I fisiatri del Trivulzio racconteranno come fare movimento, con poca fatica ma con costanza, per mantenere un corpo attivo. I fisioterapisti mostreranno i segreti della respirazione corretta e come correggere le cattive abitudini. Inoltre gli ortopedici daranno preziosi consigli su come riconoscere l’avanzare dell’artrosi.

Salute del cuore. Anche in questo caso bisogna fare attenzione ad una corretta alimentazione, ma non solo. L’abitudine del fumo è nemica del nostro cuore. Insieme all’inquinamento può incidere in modo serio sulle nostre capacità respiratorie. I cardiologi e i pneumologi del Trivulzio risponderanno alle domande dei cittadini sulla prevenzione mentre provano la pressione, misurano il colesterolo e la frequenza cardiaca.

Benessere dell’intestino per tutti, anche per gli anziani. Gastroenterologi e geriatri illustreranno le buone pratiche che incidono positivamente sulle abitudini quotidiane degli uomini e delle donne più mature, anche quando a fare la differenza sono un deficit cognitivo o la cura di un dolore cronico.